ROMA – Ai Musei Capitolini, in occasione del Natale di Roma, è stata inaugurata nella Sala degli Arazzi la mostra “Michelangelo: capolavori ritrovati”, a cura di Pina Ragionieri, presidente della Fondazione Casa Buonarroti, con l’organizzazione dell’Associazione Culturale MetaMorfosi e di Zètema Progetto Cultura.
L’esposizione racconta la straordinaria storia di una duplice scoperta, quella di due fogli michelangioleschi rinvenuti in occasione dell’asportazione del controfondo di due capolavori del Maestro, conservati nella Collezione di Casa Buonarroti.
Il primo disegno, che viene per la prima volta mostrato al pubblico, è uno straordinario schizzo a matita nera scoperto nel corso dell’intervento di restauro sul retro del celebre Sacrificio di Isacco, capolavoro grafico di Michelangelo, realizzato intorno al 1530. Il disegno ha per per protagonista il medesimo personaggio biblico. L’artista infatti aveva in un primo momento realizzato uno schizzo su uno dei due lati del foglio e poi, girando lo stesso, lo aveva ricalcato con una matita rossa ancora visibile sul contorno della composizione del Sacrificio di Isacco.
Accanto a questo schizzo è esposta la Cleopatra, un altro famosissimo disegno realizzato dall’artista toscano intorno al 1535, rinvenuto in circostanze molto simile all’altro. Anche la Cleopatra, infatti, nell’agosto del 1988, svelò una seconda Cleopatra, nascosta da un controfondo.
Entrambi i disegni sono dunque esposti in modo tale che le due versioni, sul fronte e sul retro del medesimo foglio, possano essere ammirate contemporaneamente. Ma non solo. Questa esposizione, oltre ad essere un momento di contemplazione di due inestimabili capolavori, è anche l’occasione per porre l’attenzione sui preziosi interventi conservativi realizzati: uno grazie all’organizzazione Olivetti, tra il 1988 e il 1989, che si fece carico del restauro della Cleopatra, l’altro grazie all’Associazione MetaMorfosi che, nel 2016, ha permesso un intervento su Il Sacrificio di Isacco, rivelatosi poi particolarmente prezioso perché ha portato, appunto, alla scoperta di un ormai rarissimo inedito di Michelangelo.
“Si tratta, per MetaMorfosi, di un traguardo culturale di cui andare fieri. – Ha spiegato Pietro Folena, Presidente dell’Associazione MetaMorfosi – Abbiamo contribuito a questa scoperta scientifica e ad arricchire la conoscenza dell’opera di Michelangelo. È la palese dimostrazione, a chi ancora nutrisse dei dubbi, del carattere “virtuoso” del modello che abbiamo sperimentato. Confidiamo nel fatto che questo modello virtuoso cresca e che si generino nuove opportunità. – Ha detto ancora Folena, sottolineando – Altre associazioni e realtà in tutto il Paese, animate per lo più da giovani e ragazze che pensano di fare della cultura la ragione della propria esistenza, si danno da fare ogni giorno per difendere e far conoscere il nostro patrimonio culturale. Non hanno l’onore delle cronache né l’attenzione dei grandi commentatori della stampa e della TV. Ma a loro l’Italia che resiste e che vuole sperare deve molto. Ed è a loro, soprattutto, che vogliamo raccontare questa bellissima storia”.
Ad accompagnare a Roma nella prestigiosa sede dei Musei Capitolini queste due straordinarie opere è stata la stessa Pina Ragionieri, per tre decenni preziosa “anima” di Casa Buonarroti in qualità di direttrice, e oggi Presidente di questa istituzione, che ha speigato: “I due fogli michelangioleschi si presentano qui a dimostrazione dei due eventi forse più rilevanti occorsi nei lunghi anni in cui ho lavorato come direttrice della Fondazione Casa Buonarroti: cioè il distacco del controfondo da due capolavori della nostra Collezione di disegni di Michelangelo che ha portato alla scoperta di altri due disegni sicuramente autografi del Maestro. Certamente per caso queste due ‘scoperte’ sono giunte all’inizio e alla fine del mio lavoro di direttrice; l’immagine che ne serberà in me la memoria è però quella di una parentesi che si è aperta oltre trent’anni fa, e che in misure e per compiti diversi non si è ancora chiusa”.
Presenti all’inaugurazione dell’esposizione anche la Sindaca di Roma Virginia Raggi, il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, l’assessore alla cultura Luca Bergamo e il Sovrintendente Capitolino ai Beni Culturali, Claudio Parisi Presicce.
“E’ una giornata importante per Roma e un modo particolare di festeggiare è presentare al pubblico un disegno di Michelangelo recentemente rinvenuto e finora sconosciuto – ha detto Raggi – Roma si conferma vetrina mondiale per far rivivere l’arte, a turisti, studenti e cittadini. Michelangelo è senza dubbio parte di Roma e pertanto ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questa esposizione”.
“Quella inerente a questa esposizione è una bella storia che osservata da lontano si apprezza ancora di più. – Ha affermato il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini -. Ritrovare nel 2017 un’opera di Michelangelo è un momento importante. Mostre come questa, che sono frutto di un lavoro e ricerca scientifica sono quello che dobbiamo valorizzare. Abbiamo visto i disegni e penso che questa mostra sia una grande occasione per Roma e per tutto il Paese” – Ha concluso il ministro.
Il vicesindaco di Roma Luca Bergamo ha quindi sottolineato: “Siamo davanti a un’eccezionalità che si porta dietro due fattori, da un lato l’arricchimento della conoscenza specifica di Michelangelo e dall’altro una nuova dimensione per godere dell’arte. C’è la dimensione della scoperta che si porta dietro la comprensione e nuove scoperte La sfida che l’amministrazione capitolina cerca di affrontare è mettere a disposizione delle persone gli strumenti per fare un percorso di continua scoperta”.
La mostra, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e Fondazione Casa Buonarroti, sarà aperta al pubblico dal 22 aprile al 7 maggio 2017.
L’INAUGURAZIONE
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FOTO ALLESTIMENTO
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LE OPERE
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