AMSTERDAM – Il quadro “Vaso di papaveri”, custodito dal Wadsworth Atheneum Museum of Art di Hartford, nel Connecticut (Usa), è un Van Gogh originale e non ci sono più dubbi in proposito. Per decenni la sua autenticità è stata dibattuta da vari esperti. Ma ora il verdetto è chiaro e arriva dopo oltre un anno di analisi e ricerche da parte del museo americano e degli specialisti del Van Gogh Museum di Amsterdam. Secondo Louis van Tilborgh, ricercatore del Van Gogh Museum e professore di storia dell’arte all’Università di Amsterdam, il pittore olandese potrebbe aver dipinto l’opera nel 1886, poco dopo il suo arrivo a Parigi.
Per certificare la sua autenticità, la tela è stata sottoposta a una serie di esami non invasivi, come raggi X e riflettografia a infrarossi. La cosa curiosa è che attraverso queste analisi si è anche scoperto che sotto il vaso di papaveri si cela un ritratto di profilo di un uomo.
Il dipinto si trova al Wadsworth Atheneum Museum di Hartfordil in seguito a una donazione della scrittrice e collezionista d’arte Anne Parrish Titzell nel 1957. Dopo gli esami effettuati, l’opera tornerà nuovamente esposta al museo a partire dal prossimo 26 aprile 2019.
Recentemente anche un’altra opera è stata attribuita a Van Gogh. Si tratta di “Natura morta con frutta e castagne”, custodito al Fine Arts Museum di San Francisco, in California. Ma come dichiarato dallo stesso Museo Van Gogh di Amsterdam, dal 1988 a oggi, sono 15 i dipinti aggiunti al catalogo ufficiale del pittore.