PERUGIA – Fino al 7 maggio 2017 presso il Complesso Museale di San Francesco di Montefalco, in provincia di Perugia, sarà possibile ammirare una pala proveniente da Roma di Antoniazzo Romano, grazie alla collaborazione e al supporto del direttore dei Musei Vaticani, Antonio Paolucci, nell’ambito della mostra dal titolo “Antoniazzo Romano e Montefalco” inaugurata il 10 dicembre.
Montefalco è una città che nel Quattrocento ha goduto di grande vivacità culturale con opere di pittori del calibro di Benozzo Gozzoli, il Perugino, Melozzo da Forlì e Antoniazzo Romano.
Lo scorso anno la cittadina aveva ospitato l’esposizione straordinaria della “Madonna della Cintola” di Gozzoli, trasferita dai Musei Vaticani, adesso è la volta della “Madonna col Bambino tra i Santi Paolo, Benedetto, Giustina e Pietro” di Antoniazzo, conservata presso la Pinacoteca di San Paolo fuori le Mura a Roma, e oggetto di recentissimo restauro.
La pala è stata esposta accanto a un altro capolavoro del maestro raffigurante “San Vincenzo, Santa Caterina d’Alessandria e Sant’Antonio da Padova”, custodita nella cittadina umbra dove giunse nella Chiesa di Sant’Illuminata nel 1491 grazie all’intervento di Frate Anselmo da Montefalco Generale dei Frati Agostiniani.
Ha spiegato la curatrice della mostra Adele Breda: “L’opera è stata realizzata per la Basilica di San Paolo fuori le Mura tra il 1488 e il 1490 e testimonia il rapporto che il maestro quattrocentesco ebbe con l’arte umbra. Infatti Antoniazzo utilizza un linguaggio più addolcito, umbro e peruginesco – aggiunge Breda – con ombre e luci modulate in passaggi morbidi e in cui i volti dei santi esprimono sentimenti pacati e rassicuranti e una malinconica dolcezza”.
Donatella Tesei, sindaco di Montefalco ha sottolineato l’importanza di mostre di così alto livello culturale per la cittadina umbra.
“Un vanto per l’intera comunità montefalchese, non solo per il pregio culturale dell’evento, ma soprattutto perché il nostro territorio e le nostre imprese hanno saputo comprendere e coniugare l’importanza della ‘cultura’ e della valorizzazione del patrimonio storico-artistico della nostra città con le loro attività”. Ha detto Tesei, concludendo: “I percorsi ed i progetti che continuiamo ad intraprendere insieme alle realtà private del territorio sono la dimostrazione del circuito virtuoso che si è creato tra lo sviluppo rurale, culturale e turistico”.