TIRANA – La mostra “Capolavori dell’arte italiana”, ospitata presso la Galleria nazionale d’arte di Tirana fino al 2 aprile, in soli 77 giorni di apertura è stata visitata da 54.169 visitatori, con una media di oltre 700 persone al giorno. In una nota l’Istituto italiano di cultura a Tirana precisa che tra i visitatori 19 mila sono stati studenti soprattutto delle scuole elementari e medie, e non solo dalla capitale ma anche da Durazzo e da centri come Kavaje, Berat, Alessio, Lushnje, Gjirokaster, Coriza, Malesia e Madhe, Elbasan, Scutari, Fier, Valona, Pogradec. Tra i visitatori singoli si sono registrati anche le presenze di turisti provenienti da Italia, Polonia, Giappone, Germania, Danimarca, Paesi Bassi, Stati Uniti, Svizzera, Grecia, Kosovo.
Iole Siena, presidente del gruppo Arthemisia, società leader a livello internazionale per l’arte e la cultura, che ha curato l’evento, ha dichiarato: “E’ stata una grande soddisfazione, ma il risultato piu’ importante e’ stato vedere tantissimi bambini entusiasmarsi davanti alle opere d’arte. Voglio esprimere un particolare ringraziamento all’ambasciata italiana e all’Istituto italiano di cultura a Tirana per la fondamentale collaborazione nel coinvolgimento delle scuole albanesi”.
La mostra, attraverso sei sezioni: tardo naturalismo e simbolismo, secessione romana, futurismo e aeropittura, tradizione italiana e dialogo con l’antico, scuola romana, figurazione e astrazione – con oltre 100 splendide opere si è presentata come un unicum dialogico tra i vari movimenti artistici che si sono sviluppato lungo il corso del Novecento.
L’esposizione è stata realizzata grazie a una partnership tra pubblico e privato, che ha visto promotori per la parte albanese l’Ufficio del primo ministro d’Albania, l’ambasciata d’Italia a Tirana, l’Istituto italiano di cultura a Tirana, il ministero della Cultura Albanese, il comune di Tirana e la Galleria nazionale d’arte di Tirana; per la parte italiana Roma Capitale, assessorato alla crescita culturale – sovrintendenza capitolina e il fondamentale contributo della Fondazione terzo pilastro – Italia e Mediterraneo.