ROMA – In seguito all’esposto presentato a giugno dal Codacons, la Corte dei Conti apre una inchiesta sulla passerella dell’artista bulgaro Christo installata sul Lago d’Iseo sempre nel giugno scorso. A darne notizia è la stessa associazione di consumatori che aveva depositato una formale denuncia alla procura contabile relativamente ai costi dell’opera a carico della collettività.
La Guardia di finanza avrebbe dunque eseguito nei giorni scorsi un sopralluogo negli uffici della Comunità Montana del Sebino bresciano, acquisendo tutta la documentazione relativa a “The Floating Piers”.
Il Codacons chiedeva di utilizzare le fiamme gialle per gli accertamenti del caso e per l’acquisizione degli atti relativi all’opera. In particolare l’associazione dei consumatori aveva chiesto di indagare sui costi sostenuti dagli enti locali per l’organizzazione dell’installazione artistica, poiché a partire dall’inaugurazione dell’opera si erano registrati disagi su più fronti, con relativi costi non indifferenti a carico della collettività: dai servizi di soccorso alle evacuazioni e al blocco dei treni, passando per la gestione della sicurezza e dell’ordine pubblico. Costi, che secondo il Codacons, rappresentano uno spreco di pubbliche risorse.