ANCONA – Già a partire da marzo saranno numerose e variegate le esposizione in progetto nelle Marche che andranno a coprire l’intero arco dell’anno. D’altra parte, come afferma “The Guardian”, la regione italiana è una delle mete preferite nel 2016, per cui alla ricchezza e varietà paesaggistica andrà a sommarsi anche un calendario di mostre unico per valore degli allestimenti, preziosità delle opere ospitate e prestigio dei curatori che si sono impegnati per realizzare progetti espositivi di livello internazionale.
Il programma è stato presentato il 7 marzo a Roma in una conferenza stampa nella Sala del Collegio Nazionale presso il Ministero dei Beni culturali alla presenza dell’assessore regionale alla Cultura e Turismo, Moreno Pieroni, i curatori delle mostre e i sindaci delle quattro città sedi delle Mostre, Guido Castelli (Ascoli Piceno); Simone Pugnaloni (Osimo); Paolo Niccoletti (Loreto) e Maurizio Mangialardi (Senigallia e presidente Anci regionale). Ha inoltre presenziato alla conferenza anche il direttore del Ministero Beni culturali Francesco Coppola. Pieroni ha affermato: “Siamo una regione piccola, delle dimensioni di una metropoli ma grande come densità e concentrazione di patrimonio artistico, storico, paesaggistico e per spiccata diversificazione dell’offerta. Le date e proprio il breve tragitto tra le varie città sedi dei quattro allestimenti in bellissimi edifici storici, consentiranno in un periodo dell’anno – da settembre – di visitare addirittura tre delle quattro mostre, in un’ottica di destagionalizzazione dell’offerta turistica – culturale in abbinamento con specifiche iniziative promozionali (come un carnet di sconto per l’ingresso alle 4 mostre) e di itinerari verso altri capolavori permanenti delle Marche, da Raffaello a Crivelli a Lotto a Rubens per citarne solo alcuni. Le Grandi Mostre del Giubileo – ha proseguito ancora Pieroni – rappresenteranno benissimo la rivelazione della Bellezza come elemento distintivo delle Marche e quindi anche della Misericordia che a questo concetto si riallaccia. Bellezza dell’accoglienza, cammino di crescita personale e condivisione di valori”.
Vittorio Sgarbi da parte sua ha dichiarato: ”Solo le Marche rispetto ad altre regioni hanno sentito l’urgenza di onorare il Giubileo della Misericordia con la bellezza dell’Arte chiediamoci perché in tutta Italia e nemmeno Roma non esista un’iniziativa che stia almeno alla pari con la portata di questa proposta marchigiana tutta al plurale. Un programma che non si limita ad una sola città importante, ma che valorizza tutta la regione e il suo bellissimo territorio. Le Marche insomma con il loro estro straordinario non hanno lasciato solo Papa Francesco per questo evento giubilare”.
Ma ecco il calendario delle Grandi Mostre del Giubileo:
Si inizia da Ascoli Piceno con la mostra per ricordare la figura di San Francesco in occasione dell’ottavo centenario della sua predicazione nel Piceno. Grazie ai prestiti richiesti ai maggiori musei italiani, sarà possibile ripercorrere nell’imponente Sala della Vittoria della Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno, l’evoluzione della figura di Francesco nella pittura dal Medioevo alla Controriforma attraverso Cimabue, Margaritone d’Arezzo, Vittore Crivelli, Cola dell’Amatrice Tiziano, Orazio Gentileschi e molti altri.
Si prosegue ad Osimo, dal 18 marzo a Palazzo Campana che ospiterà per la prima volta in Italia, oltre cento opere della collezione privata Cavallini-Sgarbi. La mostra è promossa dalla Regione Marche, dal Comune di Osimo, dalla Fondazione Don Carlo e dall’Istituto Campana. Le stanze segrete sono un assaggio delle 4 mila opere che possiedo e un omaggio a mia madre, alla sua attività e vitalità dice Vittorio Sgarbi. Una grande ‘galleria’ di temi percorsi dagli artisti nell’arco di oltre tre secoli. Dipinti sacri, meravigliose immagini mitologiche e allegoriche, ritratti, busti in marmo, disegni. Guercino, Artemisia Gentileschi, Cagnacci e la scuola pittorica delle Marche, rappresentata dalle opere di Johannes Hispanus, Cola dell’Amatrice, Lorenzo Lotto, Battista Franco, Giovanni Francesco Guerrieri da Fossombrone, Simone Cantarini, Andrea Lilio, Sassoferrato, Pier Leone Ghezzi, Sebastiano Ceccarini, Giovan Battista Nini e Francesco Podesti.
A settembre a Loreto per un particolare percorso espositivo sulla figura della Maddalena, esempio paradigmatico di conversione, che ha destato l’interesse dei maggiori artisti dal Medioevo al Neoclassicismo. Una selezione di capolavori che illustra vari momenti della vita di Maria Maddalena presentando gli episodi più significativi. L’arte marchigiana propone una serie suggestiva di immagini della Santa a partire dalla tavola di Carlo Crivelli di Montefiore dell’Aso fino a Caravaggio e a Orazio Gentileschi. Infine l’anno si chiude a Senigallia per ammirare nelle sale della bellissima Rocca Roveresca le opere dei maggiori artisti italiani, dando particolare risalto agli artisti che hanno operato sul tema mariano nelle Marche.