MILANO – La mostra Ingres e la vita artistica al tempo di Napoleone presenta al pubblico italiano l’artista che più di ogni altro si è ispirato a Raffaello, pur essendo considerato al tempo stesso un precursore di Picasso. Jean Auguste Dominique Ingres, dunque, restituendo agli anni a cavallo del 1800 tutta la sua carica innovatrice, è stato innanzitutto un “rivoluzionario”, perché – come sottolinea Domenico Piraina, Direttore di Palazzo Reale – “scavalca il classicismo di David, di cui pure era stato allievo e apre le porte al realismo. Ecco perché Ingres è stato definito «eteroclito» da Baudelaire ed «eclettico» da Théophile Gautier”. Realista e manierista al contempo, egli affascina tanto per le sue esagerazioni espressive quanto per il suo gusto del vero.
Dal 1797 Ingres è a Parigi nella cerchia di David. Nel 1800 concorre per il prix de Rome e nel 1806, dopo aver completato il grande Napoleone in costume sacro, è finalmente a Roma, dove può approfondire gli studi e la passione per Raffaello. Inviato in Italia sotto l’Impero e poi coinvolto nei cantieri imperiali di Roma, Ingres decide di restare «italiano» fino al 1824, per tornare più avanti a dirigere Villa Medici.
L’esposizione milanese, a cura di Florence Viguier-Dutheil, Conservatore Capo del Patrimonio e Direttrice del Musée Ingres di Montauban, comprende oltre 150 opere, di cui più di 60 dipinti e disegni del grande maestro francese, riunite grazie a prestiti internazionali da alcune delle più grandi collezioni di tutto il mondo come il The Metropolitan Museum of Art di New York, il Columbus Museum of Art dell’Ohio, il Victoria and Albert Museum di Londra, il Musée du Louvre, il Musée d’Orsay, il Petit Palais, Musée des Beaux-Arts de la Ville de Paris oltre al già citato museo di Montaubaun, dal quale proviene il nucleo più corposo di opere, e da grandi musei italiani come la Pinacoteca di Brera, la Galleria d’Arte Moderna di Milano, i Musei Civici di Brescia e ancora da collezioni private.
Come evidenzia Filippo Del Corno, Assessore alla cultura di Milano: “Attraverso una puntuale lettura critica, il visitatore ha l’opportunità di percorrere un cammino di prospettiva sulle caratteristiche stilistiche e tematiche del lavoro di Ingres, grazie alle numerose opere presenti in mostra e al confronto tra il pittore, i suoi maestri e gli artisti coevi – David, Girodet, Vien e altri – fra i quali spicca la produzione di pittrici come Élisabeth Vigée-Le Brun. La mostra – aggiunge Del Corno – permette di esplorare un panorama della realtà storica e culturale che dal tempo della Rivoluzione francese è arrivata alla successiva campagna di dominazione napoleonica, coinvolgendo anche in modo significativo l’Italia e in particolare Milano: questo è il contesto in cui il percorso creativo di Ingres ha saputo dispiegarsi e trovare la sua piena espressione”.
La mostra, promossa dal Comune di Milano – Cultura e prodotta da Palazzo Reale e Civita Mostre e Musei, in collaborazione con StArt e il Museo Ingres di Montauban, è accompagnata da un catalogo pubblicato da Marsilio Editori.
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Vademecum
Jean Auguste Dominique INGRES e la vita artistica al tempo di Napoleone
Milano, Palazzo Reale – Primo Piano Nobile
12 marzo 2019 – 23 giugno 2019
Info mostra
199.15.11.21
(dal lunedì al venerdì 9.00-18.00; il sabato 9.00 – 12.00)
Dall’estero: 02.89096942
www.mostraingres.it
Orari
Lunedì: 14.30 -19.30
martedì, mercoledì, venerdì e domenica: 9.30 – 19.30
giovedì e sabato: 9.30 – 22.30
La biglietteria chiude un’ora prima
Biglietti comprensivi
di audioguida
open 16 €
intero 14 €
ridotto semplice 12 €: