SPOLETO – Monique Veaute, prima donna alla direzione della manifestazione, inaugura venerdì 25 giugno 2021 la sessantaquattresima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, il più antico delle arti performative che trasforma questa bellissima cittadina, ricca di chiese e monumenti dell’anno mille, in un palcoscenico a cielo aperto: 60 spettacoli, tutti in prima italiana, con più di 500 artisti da 13 paesi in 15 sedi sono i numeri di una proposta interdisciplinare, che mette in relazione Musica, Opera, Danza, Teatro, Arte attraverso la creatività dei migliori artisti e delle migliori compagnie internazionali.
Gli appuntamenti si susseguono da mattina a sera. Dante, Stravinskij, Strehler, Pina Bausch così come i grandi classici sono il ponte tra passato e futuro. Grandi nomi risaltano in cartellone: da Iván Fisher ad Antonio Pappano, dalla Budapest Festival Orchestra all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, da Mourad Merzouki ad Angelin Preljocaj, da Francesco Tristano a Brad Mehldau, da Flora Détraz a Jonas&Lander, da Liv Ferracchiati a Alan Lucien Øyen, dai contributi di Romeo Castellucci, Robert Lepage, Lucia Ronchetti, così come dalle residenze sperimentali a cura di La MaMa Spoleto Open o dell’Accademia Silvio d’Amico.
Artemagazine segnala in particolare gli appuntamenti di arte figurativa, che non mancano nell’offerta assortita del festival dei Due Mondi 2021. L’artista Daniel Buren firma il Manifesto della 64° Edizione mentre le mostre a Palazzo Collicola e in città completano la proposta d’arte.
Gli spazi del Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti ospitano la mostra Pina Bausch e la sua rivoluzione: il teatro della commedia umana (dal 24 giugno) che raccoglie gli scatti di Piero Tauro alla grande coreografa e al suo Wuppertal Tanztheater.
Il Chiostro di San Nicolò ospita Windows, prima di una serie di esposizioni a cura di Teodora di Robilant in collaborazione con la Galleria Alessandra Bonomo (dal 24 giugno). La mostra include una selezione di lavori di artisti internazionali che si interrogano sull’attuale stato della natura e sul rapporto con l’uomo attraverso l’utilizzo di supporti quali video, installazioni, foto e dipinti.
Presso la Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Collicola sarà possibile visitare la mostra Disegni di Giuseppe Penone (dal 25 giugno), a cura di Marco Tonelli: un viaggio nel pensiero visivo dell’artista, oltre a quattro nuove esposizioni proposte dalla Galleria.
A 33 anni dal suo Plan incliné pour un paysage, realizzato presso gli spazi di Villa Redenta, il Festival commissiona a Daniel Buren un nuovo intervento di dimensioni architettoniche, che sarà inaugurato nel 2022, destinato questa volta al Foyer del Teatro Nuovo luogo dell’immediato incontro con il pubblico.
Vademecum
3 MOSTRE
Windows – Galleria Alessandra Bonomo
Disegni di Giuseppe Penone – Palazzo Collicola
Pina Bausch e la sua rivoluzione: il teatro della commedia umana di Piero Tauro – Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti