VIENNA – A partire da lunedì 22 novembre l’Austria ha nuovamente chiuso al pubblico musei e luoghi culturali, a causa dell’aumento dei contagi da Covid 19. Il Paese, infatti, è tra quelli che, in tutta Europa, registra il più alto tasso di contagi e un basso numero di vaccinati (solo il 65%), tanto che dal 1 febbraio 2022 sarà reso obbligatorio.
Ad annunciarlo il cancelliere austriaco Alexander Schallenberg, affermando che il lockdown dovrebbe durare per “un massimo di 20 giorni”. Le misure saranno revocate per i vaccinati dopo il 13 dicembre, se la situazione migliorerà.
Relativamente a questa nuova chiusura il cancelliere ha sottolineato: “Non è facile per noi, ma in considerazione del numero di infezioni, dobbiamo prendere tali misure… Mi fa male imporre qualsiasi restrizione, ma non vogliamo una quinta ondata“.
Le misure previste dal governo per il mondo della cultura
Intanto, per far fronte al nuovo blocco culturale, le istituzioni hanno già garantito finanziamenti prolungati fino al primo trimestre del 2022.
Gli aiuti finanziari coinvolgeranno musei, organizzazioni non profit, artisti. Il fondo totale è salito a 170 milioni di euro. Ogni richiedente potrà richiedere fino a 1.000 euro durante i mesi di lockdown.