PALERMO - Va in scena a partire dal 17 settembre 2019, Galleria d’arte moderna di Palermo, la mostra Leonardo. La macchina dell’immaginazione, progettata e messa in scena da Studio Azzurro, che ha pensato e realizzato uno spazio che immerga i visitatori nel mondo dell’immaginazione di Leonardo. Si tratta di un percorso progettuale complesso, affiancato dalla competenza scientifica dello storico dell’arte Edoardo Villata.
L’esperienza del visitatore passa dall’osservazione alla partecipazione, muovendosi tra forme che richiamano il rigore geometrico dei solidi platonici di Luca Pacioli e si rimodulano in strumenti utili. L’esposizione è suddivisa in quattro sezioni: Le Osservazioni sulla natura; La città; Il paesaggio; Le Macchine di pace; Le Macchine di guerra; Il Tavolo anatomico; La pittura.
L’interazione avviene con sistemi diversi: la modulazione della luce e della voce sono gli strumenti privilegiati. Il visitatore può scegliere alcune parole-chiave tratte dal lessico vinciano, che, una volta pronunciate, danno vita alle narrazioni video, in cui i disegni di Leonardo sono affiancati, percorsi o rivisitati da filmati talora iperrealistici, talora quasi astratti.
«In alcuni casi le elaborazioni o le giustapposizioni sottolineano e accentuano il carattere disturbante, eversivo dei disegni leonardeschi, mentre in altri forniscono una sorta di controcanto affettuoso e ironico: un atteggiamento che a Leonardo sarebbe sicuramente piaciuto» - scrive il prof. Villata. «Il visitatore si troverà quindi a contatto con alcuni esempi delle idee e degli studi di Leonardo: la veduta a volo di uccello, le macchine, sia a uso civile, sia a uso militare, le mappe, gli studi sull’anatomia dei cavalli e dei volatili; ma anche a terrificanti immagini di diluvio, a volti trasfigurati dall’ira, a malinconici pensatori, a tenere e divertite immagini di cani, di gatti o di granchi. Il tutto sempre commentato da suoni, che talvolta accennano a diventare un abbozzo di frase musicale, e da citazioni tratte dai manoscritti leonardeschi».
La mostra è promossa dal Comune di Palermo-Assessorato alla Cultura, dall’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani e dalla Fondazione per l’Arte e la Cultura Lauro Chiazzese; a cura di Treccani e Studio Azzurro, è organizzata da Civita Sicilia con il contributo di Intesa Sanpaolo.