La mostra, allestita dal 20 dicembre 2018 al 6 maggio 2019 nella Sala del Senato di Palazzo Madama, è curata dalle conservatrici del museo Clelia Arnaldi di Balme e Maria Paola Ruffino
Pittore attivo alla corte dei Savoia, Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours duchessa di Savoia, 1665-75, olio su tela, Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, Torino Pittore piemontese, Ritratto di Cristina di Francia, 1620-1630 ca, olio su tela, Castello di Racconigi
TORINO - Nello stato sabaudo tra il 1600 e il 1700 due donne, Cristina di Francia (Parigi 1606 – Torino 1663) e Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours (Parigi 1644 – Torino 1724), impressero un forte sviluppo alla società e alla cultura artistica.
Sono proprio queste due emblematiche figure al centro della mostra dal titolo "Madame Reali: cultura e potere da Parigi a Torino", ospitata nella Sala del Senatodi Palazzo Madama.
Il percorso espositivo documenta e ripercorre la biografia di queste due potenti donne attraverso oltre 120 opere, tra dipinti, oggetti d’arte, arredi, tessuti, gioielli, oreficerie, ceramiche, disegni e incisioni, provenienti da prestiti di collezionisti privati e di importanti musei italiani e stranieri, tra cui il Museo del Prado, gli Uffizi e Versailles, oltre che dalla collezione di Intesa Sanpaolo, partner della mostra.
“E’ la più importante mostra dell'anno per dimensioni e contenuti e per le relazioni che ha portato con sé, consolidandole" - ha sottolineato l'assessora comunale alla Cultura Francesca Leon.
Una serie di splendidi ritratti in mostra introducono la figura di Cristina, o più esattamente Chrestienne de France, figlia del re di Francia Enrico IV di Borbone e di Maria de’ Medici, giunge da Parigi a Torino nel 1619 all’età di tredici anni, sposa di Vittorio Amedeo I di Savoia. Rimasta vedova nel 1637, Cristina assume la reggenza per il figlio minorenne Carlo Emanuele e si scontra con i Principi suoi cognati, Maurizio e Tommaso di Savoia-Carignano, sostenitori degli Spagnoli. La guerra civile si protrae fino al 1642, quando l’accordo fra la duchessa e i cognati è concluso col matrimonio della figlia Ludovica con lo zio, il Cardinal Maurizio. Cristina riesce a mantenere l’indipendenza del Ducato e del proprio potere, che cede formalmente al figlio nel 1648. Di fatto, però, continua a governare fino alla morte nel 1663.
Nipote di Enrico IV di Francia, Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours, dama di corte della regina di Francia, lascia nel 1665 la reggia di Luigi XIV, il Re Sole, per diventare duchessa di Savoia. Vedova dal 1675, Maria Giovanna Battista regge il ducato fino al 1684, quando il figlio Vittorio Amedeo II assume d’autorità il potere. Nel periodo in cui governa si trova a fronteggiare la povertà causata in Piemonte dalle grandi carestie degli anni 1677-1680 e, per aiutare i più bisognosi, istituisce un Monte di prestito e fonda anche l’ospedale di San Giovanni Battistanell’area di espansione orientale della città. Sviluppa nel contempo sogni ambiziosi con la speranza di vedere il figlio occupare il trono del Portogallo e promuove la nascita dell’Accademia di Belle Arti di Torino. Per la sua residenza, Palazzo Madama, Maria Giovanna Battista nel 1718 invita l’architetto messinese Filippo Juvarra a realizzare il grandioso scalone d’onore di Palazzo Madama, capolavoro assoluto del Barocco europeo.
L’allestimento della mostra, progettato dall’architetto Loredana Iacopino, sviluppa un itinerario attraverso la vita di corte in epoca barocca, negli stessi ambienti in cui vissero le due dame, di cui viene restituita non solo l’immagine politica, ma anche quella più intima e femminile.
Ben documentata ad esempio è la crescente attrazione per l’Oriente con gli arredi “alla China”, le porcellane e i prodotti delle colonie: il thè, il caffè, il cioccolato. Nella vita delle Madame Reali anche la devozione religiosa ha una parte importante: le icone sacre e i libri di preghiera sono sempre fedeli compagni della brillante vita di corte. Altro aspetto importante è la moda. In questo periodo mutano infatti le silhouettes, la scelta dei tessuti e dei gioielli, con i diamanti e le perle come protagonisti, guidate dalle istruzioni dei ministri a Parigi.
Come evidenziato dal presidente della Fondazione Torino Musei Maurizio Cibrario "le due dame hanno portato la grandeur sulle rive del Po".
Pittore francese, Cristina di Francia vedova con i figli, 1640 ca, olio su tela, Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, Torino
Giovanni Luigi Buffi (?), Ritratto equestre di Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours, terzo quarto del XVII secolo, olio su tela, Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, Torino
Pittore attivo alla corte dei Savoia, Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours duchessa di Savoia, 1665-75, olio su tela, Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, Torino
Veduta del Valentino, 1670 ca, olio su tela, Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, Torino
Maestro delle Residenze Sabaude (Giovanni Battista Abret?), Veduta della Vigna di Madama Reale, 1670 ca, olio su tela, Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, Torino
Cinque doppie, moneta d’oro del 1678 raffigurante Maria Giovanna Battista e il figlio Vittorio Amedeo II, Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, Torino
Dieci scudi, moneta d’oro del 1641 raffigurante Cristina di Francia e il figlio Carlo Emanuele
Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, Torino
Pittore piemontese, Ritratto di Cristina di Francia, 1634-1635, olio su tela, Collezione Privata, Torino
Ph Paolo Robino
Pittore piemontese, Ritratto di Cristina di Francia, 1620-1630 ca, olio su tela, Castello di Racconigi
Charles Dauphin, Ritratto equestre di Cristina di Francia in veste di Minerva, 1663 ca, olio su tela, Castello di Racconigi
Giovanni Battista Curlando (?), Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours, ultimo quarto del XVII secolo, olio su tela, Fai-Fondo Ambiente Italiano. Castello e Parco di Masino, Caravino.
Ph Paola Rosetta
Narciso (Philibert Torret), Ritratto di Cristina di Francia in abiti vedovili, 1638-1640, olio su tela. Collezione Intesa Sanpaolo. Reggia di Venaria Reale, in comodato
Ph Costantino Sergi
Jacques Courtilleau, Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours, 1702, olio su tela, Museo Nazionale del Prado, Madrid
Ph Baztán Lacasa José
Agostino Masucci, Ritratto dell’architetto Filippo Juvarra, 1730-1735, olio su tela, Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Torino
Isidoro Bianchi (?), Allegoria con putti alati, 1635 ca, olio su tela, Pinacoteca dell’Accademia Albertina, Torino.
Ph Fabio Amerio
Piatto Enrico IV e la sua famiglia, 1602 ca, ceramica à glaçure plombifère, Musée des Beaux-arts, Lione.
Ph Alain Basset
Antonio De Pienne su disegno di Giovanni Antonio Recchi e Carlo Giuseppe Cortella, Le spoglie di Carlo Emanuele II sul letto d’onore, 1676, incisione all’acquaforte e bulino. Collezione Simeom. Archivio Storico della Città, Torino.
©Laboratorio Fotografico dell'Archivio Storico della Città di Torino
Giovanni Tommaso Borgonio, Il gridelino, balletto alle dame, 1653, album miniato. ©Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino.
Frans Pourbus il Giovane, Ritratto di Cristina di Francia, duchessa di Savoia, 1612, olio su tela. Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria Palatina e Appartamenti Reali.
Giovanna Garzoni, Ritratto di Vittorio Amedeo I, duca di Savoia, 1632-37 ca., guazzo su pergamena, Firenze, Gallerie degli Uffizi
Frans Pourbus il Giovane, Ritratto di Enrico IV, re di Francia, 1612 – 1613, olio su tela. Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria Palatina e Appartamenti Reali
Frans Pourbus il Giovane, Ritratto di Maria de’ Medici, regina di Francia, 1611, olio su tela. Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria Palatina e Appartamenti Reali
Pendente raffigurante la Vergine con Sant’Anna e il Bambino, dono di Cristina di Francia, prima metà del XVII secolo, oro smaltato e diamanti. Oropa, Tesoro del Santuario.
Ph Paola Rosetta
Maurizio Sacchetti, Ostensorio donato da Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours, 1700, argento dorato e pietre preziose. Oropa, Tesoro del Santuario.
Ph Paola Rosetta
Carlo Maratta, L’arcangelo Gabriele, terzo quarto XVII secolo, olio su tela. Torino, Musei Reali – Galleria Sabauda. ©MiBACT – Musei Reali
Carlo Dolci (attr.), Madonna, terzo quarto XVII secolo, olio su tela. Torino, Musei Reali – Galleria Sabauda. ©MiBACT – Musei Reali
Francesco Cairo, La figlia del faraone accogliè Mosè salvato dalle acque, 1645 ca, olio su tela. Torino, Musei Reali – Galleria Sabauda. ©MiBACT – Musei Reali
Pietro (notizie dal 1650-1702) o Lorenzo Dufour (notizie dal 1650 ca - 1679) (?), Ritratto a figura intera di Carlo Emanuele II di Savoia, 1640-1654, olio su tela. Racconigi, Reale Castello
Charles Dauphin (Metz 1625/28 ca – Torino 1678), Ritratto di Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, 1675 – 1678 ca, olio su tela. Racconigi, Reale Castello
Pittore francese, Ritratto di Maria Francesca di Savoia Nemours, 1665 ca, olio su tela. Racconigi, Reale Castello
Jan Miel (1599-1663) e collaboratori (?), Ritorno di Cristina di Francia con il giovane Carlo Emanuele II a Torino, 1645 post-1660, olio su tela. Racconigi, Reale Castello
Pittore attivo alla corte dei Savoia, Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours, 1665 – 1660 ca, olio su tela. Torino, Musei Reale – Palazzo Reale.
Ph Paolo Robino
Pittore francese (?) da Abraham Bosse, Conversazione di dame, secondo quarto del XVII secolo, olio su legno. Ecouen, Musée National de la Renaissance
Modello di letto à la duchesse. Francia, 1680-1700 e XIX secolo. Ecouen, Musée National de la Renaissance