BELLUNO - Si parte dalla coloratissima Liz (1964), per passare ai dipinti dei francobolli, come S&H Green Stamps (1965), fatti con stampini ripetuti e più e più volte sulla carta, fino ad arrivare all’immancabile Marilyn – tra cui in mostra troviamo quelle del 1967, del 1970 e del 1985. Ci sono poi cinque splendide Cow (dal 1966 al 1978) accanto ad altre super icone: le Brillo Box e i primi Flowers (1964), esposte a suo tempo nella prestigiosa galleria di Leo Castelli come se fossero sgargianti carte da parati.
E ancora la serie Ladies and Gentlemen (1975), la serigrafia dell’intramontabile Brillo Box (1970), i Flowers (1970 e 1974), i Mao (1972 e del 1974), con i quali Warhol inaugura una nuova pittura meno neutrale e più gestuale senza dimenticare le Campbell’s Soup (1968/69), il Mick Jagger (1975) donato e dedicato da Andy Warhol all’attrice Dalila Di Lazzaro e i Camouflage del 1987.
In breve queste sono solo alcune delle 140 opere che, a partire dal 7 dicembre, si possono ammirare nella mostra Andy Warhol Superstar, ospitata al Museo d'Arte Moderna Mario Rimoldi di Cortina.
L’esposizione, che ripercorre il percorso professionale del più acuto interprete della società di massa e del consumismo dell’America Anni ‘60, che ha saputo trasformare in arte i feticci dell’immaginario collettivo americano, è curata da Gian Camillo Custoza e organizzata da Arthemisia ed Eugenio Falcioni in collaborazione con Art Motors.
Il titolo della mostra è decisamente emblematico pur essendo una definizione che potrebbe apparire scontata. Di fatto sintetizza infatti la figura dell’artista simbolo di una New York edonista e scatenata, che diventò punto di riferimento di grandi attori e attrici, rock star, stilisti e persino politici.
La mostra, patrocinata dalla Regione Veneto e Provincia di Belluno, del Comune di Cortina d’Ampezzo e Campionati del Mondo di Sci Alpino Cortina d’Ampezzo 2021, resterà aperta al pubblico fino al 22 aprile 2019.