BOLOGNA - Inaugurano il 27 gennaio alla Fondazione MAST di Bologna, due mostre del fotografo svizzero Jakob Tuggener (1904-1988). Tuggener, come spiegato dal direttore della PhotoGallery del MAST, Urs Stahel e co-curatore della mostra, è considerato uno dei dieci fotografi industriali di maggior spicco che siano mai esistiti.
La mostra FABRIK 1933–1953 si compone sia di un nucleo di 150 stampe originali, tratte dal suo importante libro fotografico FABRIK, saggio unico nel suo genere con un approccio critico di grande impatto visivo e umano sul tema del rapporto tra l’uomo e la macchina - sia da altri scatti dell’artista che affrontano momenti del lavoro nel suo paese. Influenzato dal cinema espressionista tedesco degli anni Venti, Tuggener sviluppò una cifra artistica estremamente poetica destinata a fare scuola soprattutto nel secondo dopoguerra. In FABRIK Tuggener, oltre a ripercorrere la storia dell’industrializzazione, cerca di illustrare il potenziale distruttivo del progresso tecnico indiscriminato il cui esito, secondo l’autore, era ben evidente vista la guerra in corso, per la quale l’industria bellica svizzera produceva indisturbata.
Accanto alle 150 immagini delle fabbriche il MAST presenta anche le proiezioni NUITS DE BAL 1934–1950. Tuggener infatti, affascinato dall’atmosfera spumeggiante delle feste dell’alta società, aveva iniziato a fotografare a Berlino le dame eleganti e i loro abiti di seta. Ma è a Zurigo e a St Moritz che con la sua Leica, Tuggener, indossando lo smoking, riuscì cogliere le misteriose sfaccettature delle NUITS DE BAL.
Insomma seta e macchine, questo è Tuggener, il lusso sfrenato e le mani sporche dal lavoro, le donne seducenti e gli operai sudati.
È questo contrasto tra la luminosa sala da ballo e il buio capannone industriale a caratterizzare la percezione della sua opera artistica. Tuggener è stato riconosciuto quasi subito come un magistrale interprete del nostro mondo, il mondo appunto dei forti contrasti. Il percorso della mostra è arricchito da filmati caratterizzati da una regia dinamica e una tecnica di montaggio che deve molto alle teorie di Ejzenštejn.