PARMA - Il Design si racconta a Parma da mercoledì 3 febbraio 2021, nella mostra Design! Oggetti, processi, esperienze, curata da Francesca Zanella, prodotta da CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma, con il sostegno del Comune di Parma e della Regione Emila-Romagna nell’ambito di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21, e in collaborazione con GIA - Gruppo Imprese Artigiane Parma.
L'esposizione è sviluppata in due distinte sedi: l’Abbazia di Valserena e Palazzo Pigorini. Due anche le sezioni che raccontano, attraverso una selezione di progetti emblematici, i temi centrali del design.
La prima sezione, all’interno dell’Abbazia di Valserena, sede dell’Archivio-Museo CSAC, presenta i progetti di designer italiani quali Archizoom Associati, Mario Bellini, Cini Boeri, Achille e Piergiacomo Castiglioni, Enzo Mari, Alessandro Mendini, Roberto Menghi, Bruno Munari, Alberto Rosselli, Roberto Sambonet, Ettore Sottsass jr..
L’esposizione si articola attraverso tre parole chiave: oggetto, dimensione funzionale e simbolica del progetto ma allo stesso tempo strumento di rappresentazione delle culture; processo, inteso come momento autoriflessivo di analisi e definizione del progetto negli ambiti dell’innovazione, dell’impegno sociale, delle emergenze e della prefigurazione del futuro, ma anche come interpretazione da parte del designer dei processi dell’industria o della produzione; esperienza, ovvero il design come disciplina orientata allo studio delle interazioni tra le persone e tra queste e gli oggetti o gli ambienti.
La seconda sezione, dal titolo Corpi e processi, co-curata da Valentina Rossi, è ospitata a Palazzo Pigorini. L’esposizione, sempre attraverso le stesse tre parole chiave, dà conto della prima fase del progetto Storie di fili, condotto dallo CSAC in partenariato con il Sistema Museale dell’Università di Parma, Cooperativa Eidè, Fondazione Museo Glauco Lombardi e con il contributo della Fondazione Cariparma.
Tre nuovi abiti scultura dell’artista Sissi, ideati attraverso un processo di confronto con il patrimonio dello CSAC (in particolare con i figurini di Cinzia Ruggeri, Krizia e Brunetta, presenti in mostra) e realizzati con le aziende del territorio, dialogheranno con i costumi della Sartoria Farani, anch’essi conservati allo CSAC, dando origine a una riflessione sul corpo, sull'abito e sul suo processo creativo e sartoriale.
La mostra è aperta dal mercoledì al venerdì, con esclusione dei giorni festivi, con modalità di fruizione contingentata e nel rispetto delle misure anti-Covid.