SPOLETO (PG) - È stata inaugurata il 25 giugno la mostra Canova. Grazia e Bellezza, ideata e prodotta da MetaMorfosi con la collaborazione del Comune di Spoleto e il sostegno della Regione Umbria. L'esposizione, in concomitanza con il Festival dei Due Mondi di Spoleto, dal 26 giugno sarà aperta al pubblico.
Questa mostra rappresenta il secondo capitolo, dopo De Chirico. La ricostruzione, della nuova realtà espositiva spoletina MAG MetaMorfosi Art Gallery.
Spiega Pietro Folena, Presidente di MetaMorfosi: «Dopo il successo di critica e di pubblico ottenuto dalla mostra dedicata a De Chirico il MAG MetaMorfosi Art Gallery torna ad animare la straordinaria piazza del Duomo con una mostra di profonda bellezza, che attinge al Classicismo e alla testimonianza di uno dei più grandi artisti italiani. Siamo davvero lieti che – dopo anni in cui le mostre erano diventate assai omologate e talvolta molto superficiali –, sia possibile , grazie a MetaMorfosi, proporre esposizioni in grado di coniugare un prezzo contenuto ad una fruibilità accessibile anche ai non addetti ai lavori, da gustare in spazi raccolti: com'è la sede del MAG, al primo piano di un palazzo seicentesco che domina la meravigliosa Piazza del Duomo, proponendo così un'esperienza culturale ed emozionale intensa e importante».
L’esposizione si compone di un’accurata selezione di trentuno disegni, monocromi, incisioni e gessi, che raccontano l'emozionante momento della progettualità e dell’ideazione delle opere del grande protagonista dell’arte neoclassica. I disegni sono stati selezionati tra i più di 1876 contenuti nei dieci album e gli otto taccuini dell’artista che costituiscono un patrimonio ineguagliabile del Museo Civico di Bassano del Grappa dove arrivarono per volontà del fratellastro ed erede universale Giovan Battista Sartori Canova, tra il 1849 ed il 1859.
Due sono i temi particolarmente cari all’artista che si individuano tra le idee progettuali che hanno presieduto all’ideazione canoviana: la bellezza e la grazia. Da qui anche il titolo dell’esposizione. Spiega Giuliana Ericani, già direttore del Museo Biblioteca Archivio di Bassano del Grappa e dell’Istituto internazionale di ricerca per gli studi su Canova e il Neoclassicismo: «Intorno al tema della bellezza e della grazia e delle personificazioni di Venere e delle sue figlie, le Grazie, tema cardine dell’estetica neoclassica, Canova progetta una serie di studi sulla figura femminile stante e in movimento da questa elaborazione, filosofica prima che formale, derivano anche i progetti per i ritratti femminili, che si sublimano nelle teste ideali. Il secondo filone di ideazione è relativo al monumento funerario, che costituisce il culmine dell’ideazione del tema della Memoria attraverso diverse soluzioni compositive».
Al nucleo di raffinate opere in esposizione si affianca anche una preziosa raccolta di lettere manoscritte che oltre a testimoniare il profondo e proficuo legame tra l’artista veneto e l’Umbria raccontano curiosità e annedoti.
Undici lettere arrivano dal Museo Civico di Bassano del Grappa, facendo infatti parte dell'Epistolario donato dal fratello dell'artista e ancora conservato alla Biblioteca Civica e documentano lo stretto legame dello scultore con i cittadini più autorevoli del territorio umbro. Le altre invece, che provengono dalla Biblioteca Civica di Spoleto, testimoniano la corrispondenza con Pietro Fontana (Spoleto 1775-1854), politico spoletino e studioso dell'arte, più volte gonfaloniere della città, e rivelano la grande stima e amicizia che intercorreva tra i due personaggi e dalla quale emergono interessanti informazioni sulla realizzazione di alcune opere dello scultore, che, certamente, frequentò assiduamente l’Umbria anche perché proprietario di poderi nella località di San Gemini. Qui Antonio Canova fece edificare una villa, tuttora esistente, per trascorrervi le vacanze estive e, insieme alla madre e al fratello, qui amministrava le proprie tenute.
Commenta Fabrizio Cardarelli, sindaco di Spoleto: «A un altro protagonista assoluto dell’arte italiana, Antonio Canova, esponente tra i massimi del neoclassicismo viene reso omaggio con una mostra al MAG MetaMorfosi Art Gallery, un nuovo spazio della città, che il Comune di Spoleto e l’Associazione MetaMorfosi hanno pensato come veicolo per dar vita a mostre e occasioni culturali di raccolta ma intensa atmosfera e suggestione. La mostra presenta per noi umbri anche un altro e non secondario motivo di interesse: l’antologia di lettere che fa parte dell’esposizione dimostra il legame forte e speciale tra il Nostro e l’Umbria, terra in cui Canova risiedeva nei suoi soggiorni estivi e in cui aveva potuto coltivare amicizie importanti, non solo con artisti ed eruditi del luogo ma anche con personaggi e personalità del mondo politico e religioso del tempo. Queste missive ci raccontano quindi aspetti significativi della vicenda biografica dell’artista, permettendoci di penetrare nel privato o negli aspetti più quotidiani di quello che amici e conoscenti chiamavano il “Fidia d’Italia».
La mostra resterà aperta fino al 2 ottobre 2016.
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Foto inaugurazione